ELEZIONI, RIPRESA STAGIONE, COSA CI ATTENDE?
di avv. Andrea Albertin
Presidente Comitato Regionale Veneto ASI
Presidente Consulta Nazionale Comitati ASI
Riprendiamo la nuova stagione. Ricordo che le affiliazioni sono valide fino al 31 dicembre ma potete rinnovarle già da ora (il 2023). I costi del tesseramento sono da oltre 20 anni inalterati. Potete rivolgervi al Comitato Regionale Veneto (CRV) se iscritti tramite noi, o ai vostri abituali Enti Affiliatori (Comitati Provinciali, Settori).
L’importante è che vi ricordiate di “rinnovare” entro fine anno, per avere una continuità affiliativa (ma invieremo un ulteriore promemoria).
Che stagione ci attende, mi chiedono molti associati? Stiamo navigando in una tempesta perfetta, purtroppo. Riforma dell’ordinamento sportivo, riforma del lavoro sportivo, riforma del III settore, Covid19, guerra in Ucraina, impazzimento bollette energetiche, siccità, aumento dell’inflazione.
COVID: Auspicando la non recrudescenza del Covid, gli “esperti” (?!) sostengono che il virus non sarà una presenza costante della prossima stagione autunnale, ma avrà un andamento altalenante. Confidiamo nel fatto che sia scarsamente virulento. I richiami vaccinali e la quarta dose, in autunno, saranno raccomandati, quindi non più obbligatori.
GAS: Ciò che più del Covid rischia di azzoppare il mondo sportivo è l’abnorme rincaro del gas. In particolare i centri natatori, dovendo riscaldare le piscine, subiranno maggiormente le conseguenze. Ma anche riscaldare la piccola e grande palestra o centro culturale rappresenterà un problema. Vero che in palestra ci si riscalda “muovendosi” e si può ipotizzare una riduzione di un paio di gradi della temperatura, ma a fronte di aumenti che moltiplicano per 5 i costi energetici, se non ci sarà un intervento di calmierizzazione dei prezzi o di sussidio all’economia, le prospettive non risultano essere incoraggianti.
LO SPORT IN COSTITUZIONE: tra le varie negatività, uno sprazzo di luce viene dall’ inserimento dello Sport in Costituzione; a fine giugno il Senato ha dato il secondo via libera al ddl che vuole riconoscere il “valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme” nell’articolo 33 della Carta. Ora la legge deve tornare alla Camera per l’approvazione finale.
E’ intuitiva l’importanza di questo riconoscimento “bipartisan” che ha visto nello specifico solo 5 voti contrari (sarei curioso di sapere chi ha votato contro e perché!)
Lo Sport in Costituzione si riappropria di una dignità attesa da oltre 70 anni, dalla quale partire per una rivoluzione culturale. Ora, dal nuovo governo, ci attendiamo la realizzazione del Ministero dello Sport.
RIFORMA LAVORO, CORRETTIVO: un altro passaggio che ci interessa direttamente riguarda il correttivo alla riforma del lavoro; parrebbe in dirittura d’arrivo. Il correttivo migliorerebbe notevolmente il testo originario, legittimando la figura dell’istruttore sportivo sul piano giuslavoristico. Ma al di sopra dei 5.000 euro di compensi, vi sarebbero oneri in carico delle strutture sportive. Semplificando, meno contenziosi tributari, ma più spese.
Approfitto di questo scritto, per ricordare quali sono i PUNTI PROGRAMMATICI (più volte da noi rappresentati negli organi di stampa ) sui quali ASI interviene periodicamente e cerca, con risultati alterni, di attirare l’attenzione della classe politica:
L’INSERIMENTO DEL DIRITTO ALLO SPORT IN COSTITUZIONE • IL MINISTERO DELLO SPORT, CON PORTAFOGLIO • IL CONSOLIDAMENTO DELL’EDUCAZIONE, LA CULTURA E LA PRATICA SPORTIVA NELLA SCUOLA DELL’OBBLIGO • IL RICONOSCIMENTO DELLO SPORT COME INTERVENTO TERAPEUTICO PRESCRIVIBILE DAL SSN • L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEI LUOGHI DI SPORT • LA TOTALE RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELLE INFRASTRUTTURE SPORTIVE • LA DETRAIBILITÀ FISCALE PER CHI INVESTE NELLO SPORT • LA PREVISIONE DI ‘VOUCHER SPORT’ PER I MENO ABBIENTI E DI ‘BONUS SPORT’ NEI BENEFIT AZIENDALI • IL SUPPORTO AL PROCESSO DI SPORTIVIZZAZIONE DELLE CITTÀ • LA REINTRODUZIONE DEI GIOCHI DELLA GIOVENTÙ • UN REALISTICO, MA CONCRETO, SUPPORTO ECONOMICO che aiuti a fronteggiare il caro bollette.
Comunque, tornando alle difficoltà iniziali, non tragicizziamo. L’Italia, “nonostante” la classe politica spesso (con poche eccezioni) modesta, ha dimostrato nei secoli unitari e pre-unitari quella che oggi è espressione di uso comune, ovvero una enorme “resilienza” alle/nelle avversità. Quindi, Che stagione ci attende? Vediamo il bicchiere mezzo pieno? perché no, male non fa … Auguriamoci una stagione, magari inizialmente “complessa”, ma che si possa concludere positivamente. Il mondo sportivo e del III settore, il nostro mondo, se lo merita.